La Stagione teatrale 24/25 del Teatro Cucinelli di Solomeo si apre martedì 8 ottobre alle 21 con lo spettacolo Raffaello, il figlio del vento di e con l’autore e attore Matthias Martelli: un racconto avvincente e poetico su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio. Martelli, accompagnato dalle musiche dal vivo del Maestro Castellan, riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione trascinando lo spettatore all’interno di un viaggio appassionante, rendendo vivi i personaggi, entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di Raffaello.
Venerdì 25 ottobre alle 21, Glauco Mauri, uno dei più grandi artisti teatrali italiani, porta in scena De Profundis di Oscar Wilde. Sua la versione teatrale della lunga lettera, quasi una autobiografia, che Wilde con la sua arte arguta e intelligente ha trasformato in una parabola universale della sofferenza, del valore dell’arte e dell’amore. “È uno spettacolo particolare – spiega Mauri – dove so di correre dei rischi, lo so e di questo ne sono entusiasta perché umilmente convinto di proporre al teatro qualcosa di nuovo”.
Venerdì 6 e sabato 7 dicembre alle 21, Emma Dante, autrice e drammaturga tra le più interessanti e riconosciute a livello internazionale, porta in scena il suo Il tango delle capinere, una ballata innamorata e malinconica di due amanti nella loro quotidianità. Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco sono gli interpreti di un’ode all’amore, un mosaico dei ricordi che rende sopportabile la solitudine di chi, disgraziatamente, sopravvive all’altro.
Domenica 19 gennaio, in doppia replica alle 16 e alle 18, la Compagnia di teatro e danza Zaches Teatro – Premio Hystrio 2023 per la “sperimentazione e la contaminazione dei linguaggi artistici” – rielabora la fiaba di Cenerentola ispirandosi alle versioni di Basile e dei Fratelli Grimm. Più che una storia sulla ricerca del principe azzurro, la Cenerentola di Zaches è una fiaba iniziatica in cui la difficile strada per la maturità passa attraverso il distacco dal passato. La manipolazione si fa danza e la danza rievoca l’antica presenza del rito iniziatico sotto le ceneri della fiaba. Uno spettacolo tout public consigliato dai 5 anni di età.
Alessio Boni e Antonella Attili sono i protagonisti dello spettacolo Iliade. Il gioco degli dèi, un’inedita interpretazione del poema epico di Omero: una grandiosa opera che “racchiude tutti i semi del tramonto del nostro Occidente: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore”; martedì 21 e mercoledì 22 gennaio alle 21. Il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive così e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.
La Stagione prosegue all’insegna del grandi capolavori internazionali: venerdì 21 febbraio alle 21 arriva a Solomeo Boston marriage, l’esilarante lavoro teatrale di David Mamet – Premio Pulitzer 1984 e più volte nominato agli Oscar per le sue sceneggiature cinematografiche – con la regia di Giorgio Sangati e tre irresistibili e brillanti attrici: Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica d’Auria. Protagonista assoluto, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Scrive il regista: “È una prova per grandissime attrici, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore”.
Domenica 2 marzo alle 17.30 in scena la grande danza con lo spettacolo The idiot, un’astratta ed emozionante trasposizione del romanzo di Dostoevskij ad opera dell’artista giapponese Saburo Teshigawara, Leone d’Oro alla carriera della Biennale Danza 2022; un intenso passo a due, danzato con la sua “musa” e storica collaboratrice Rihoko Sato. Spiega Teshigawara: “Ero cosciente circa l’impossibilità di creare un lavoro di danza partendo da questo capolavoro letterario, tuttavia questa difficoltà è stata la chiave per creare qualcosa di completamente nuovo. Una danza che possa esistere solo qui. Senza utilizzo alcuno del testo, un pezzo di pura danza”.
Sabato 22 e domenica 23 marzo alle 17.30, la Compagnia Carlo Colla & Figli – la più antica compagnia marionettistica esistente al mondo – torna al Teatro Cucinelli con una delle opere letterarie più famose ma anche più difficili da interpretare per le marionette: Pinocchio. Le marionette della Carlo Colla & Figli rappresentano il testo di Collodi con il dovuto rispetto al romanzo, ma anche con senso critico, con la capacità di creare illusioni e un mondo pieno di fascino che sorprenderanno ancora una volta gli spettatori. Gli attori di legno trascineranno il pubblico in una sorta di ballata popolare, scandagliando gli aspetti poetici insiti nel romanzo, creando un racconto a cavallo tra fantasia e sapienza popolare. Uno spettacolo tout public consigliato dai 4 anni di età.
Chiude la Stagione il Théâtre des Bouffes du Nord – uno dei teatri più celebri di Parigi e luogo di numerose creazioni di Peter Brook che hanno fatto la storia del teatro – con Traviata. Ti meriti un futuro migliore, una magnifica versione teatrale de La Traviata di Giuseppe Verdi, in scena lunedì 28 e martedì 29 aprile alle 21. “Nello spettacolo – spiega il regista Benjamin Lazar nelle sue note – il pubblico è invitato nell’intimità di Violetta per vedere da vicino il fuoco in cui si abbandona tra gli ospiti di questa celebrazione musicale e fantasmagorica dove teatro e opera, voci parlate e voci cantate, dove la distinzione tra strumentisti e cantanti si confondono, dove Charles Baudelaire siede accanto a Christophe Tarkos e dove cantano e muoiono i fantasmi di questa Parigi, in piena crescita industriale, di cui viviamo il futuro”.